10 Aprile 2020
BONUS 600 EURO: LE CASSE DI PREVIDENZA DEI PROFESSIONISTI SOSPENDONO L'EROGAZIONE DELL'AIUTO

BONUS 600 EURO: LE CASSE DI PREVIDENZA DEI PROFESSIONISTI SOSPENDONO L'EROGAZIONE DELL'AIUTO

Il Dl 23/2020 ha cambiato la platea degli aventi diritto, così che le Casse sono ora costrette a chiedere un’integrazione delle domande già ricevute
I 600 euro per i professionisti si sono, per ora, arenati perché i criteri per assegnare l’aiuto sono cambiati.
Nello specifico, il decreto 23 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’8 aprile, all’articolo 34, recita testualmente che: "Ai fini del riconoscimento dell'indennità di cui all'art. 44 del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, i professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria devono intendersi non titolari di trattamento pensionistico e iscritti in via esclusiva".
Perciò ai fini del riconoscimento del bonus di 600 euro, i professionisti devono intendersi iscritti, in via esclusiva, alle Casse private e non devono essere titolari di pensione di anzianità e di vecchiaia certificando tale iscrizione attraverso la sottoscrizione di un’autocertificazione. Tale circostanza non vale, ad esempio, per quei soggetti titolari di reddito da lavoro dipendente e reddito professionale che versano sia i contributi all'INPS che alla propria Cassa.
Nell’immediato verrà comunicato ai diretti interessati la richiesta di integrazione della domanda con  l’inserimento, direttamente nell’area del portale riservata a ciascun utente, di un modulo precompilato che si dovrà semplicemente “flaggare” per attestare l’assenza di cause di esclusione.
L’ordine cronologico che verrà seguito per l’evasione delle richieste rimarrà quello iniziale, ovvero quello di presentazione della domanda, senza prendere in considerazione la data in cui è stata integrata.

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